Implantologia dentale

Gli impianti dentali vengono ormai praticati da diversi anni. La grande esperienza acquisita, l'uso di nuove metodologie e l'utilizzo di nuovi materiali ha fatto si che finalmente tale intervento possa essere praticato in circa ¾ d'ora e in anestesia locale (normalmente è completamente indolore), consentendo di raggiungere una percentuale di successi pari al 97% dei casi. 

Gli impianti dentali vengono eseguiti utilizzando le stesse metodologie impiegate nei più famosi studi a livello mondiale, adoperando i migliori materiali (come ad esempio i prodotti della famosa casa svizzera CAMLOG) e tuttavia riuscendo a mantenere dei costi altamente competitivi.

In pratica, l'impianto dentale è costituito da un perno in titanio (materiale altamente biocompatibile, lo stesso che viene utilizzato con successo per le protesi di altre parti del corpo) che viene inserito direttamente nella mascella del paziente per divenire un sostituto della radice su cui poi sarà possibile innestare un'appropriata protesi.

IN QUALI CASI VIENE EFFETTUATO UN IMPIANTO?

Per linee generali un impianto viene utilizzato in tre casi:

1 – Mancanza di un solo dente;

2 – Mancanza di più denti;

3 – Mancanza di tutti i denti.

Nel primo caso abbiamo ovviamente la situazione ottimale: l'impianto viene effettuato senza toccare i denti contigui visto che non sarà necessario eseguire un ponte.

Nel secondo caso si rende invece indispensabile limare i denti che serviranno come supporto per il ponte.

Nell'ultimo caso, si dovrà inserire da 6 a 8 impianti in modo da ottenere una solida base su cui sarà posizionato un ponte circolare.

Esiste anche una soluzione che prevede la possibilità di ponti mobili, talvolta più stabili di quelli fissi e che presentano il vantaggio di facilitare una migliore igiene orale.

Una volta che gli impianti vengono installati, bisogna attendere un periodo che va dai 3 ai 6 mesi. Tale attesa che ha la funzione di permettere all'osso di aderire perfettamente con l'impianto, è denominata “osteointegrazione”.

RIGENERAZIONE DELL'OSSO

E' possibile che ci si trovi in una situazione in cui sia mancante sulla mandibola la quantità ossea necessaria ad accogliere un impianto. In questi casi, si ricorre a delle metodologie atte a rigenerare l'osso, come ad esempio tramite tecniche osteotomiche oppure tramite interventi di aggiunta ossea (Sinus-lift) o anche tramite la rigenerazione ossea verticale (GBR).

DURATA

Un impianto è progettato per durare tutta la vita ma tale risultato può essere ottenuto solo attraverso una costante cura dell'igiene orale accompagnata da regolari visite di controllo.

IMPLA 3D

Le continue ricerche hanno portato allo sviluppo di nuove metodologie atte a favorire una ottimale progettazione degli impianti dentali, come nel caso di IMPLA 3D, uno speciale software tridimensionale che è in grado di fornire alla specialista dettagliate informazioni a riguardo della profondità, della larghezza e della posizione ottimale per effettuare l'impianto. I dati ottenuti vengono utilizzati da un odontotecnico per preparare una speciale mascherina che permetterà al chirurgo di eseguire l'intervento con la massima precisione.

Tramite questo software si è in grado di effettuare delle simulazioni in tempo reale che forniscono dei dati estremamente precisi offrendo anche informazioni sullo spessore e sulla qualità dell'osso.

Il metodo IMPLA 3D è diviso in tre fasi: nella prima (la fase diagnostica) viene effettuata la registrazione della mandibola; nella seconda (la frase progettuale), una volta che il posizionamento dell'impianto viene simulato con l'uso del software, i risultati vengono inviati ad un centro di raccolta dati in Svezia che si occuperà di creare la mascherina su cui avremo i fori che indicano i punti di inserimento; nella terza fase (quella propriamente chirurgica), la mascherina viene collocata nel cavo orale del paziente e lo specialista utilizza i fori per effettuare con precisione l'intervento di implantologia.

I vantaggi di utilizzare il metodo IMPLA 3D sono molteplici:

-        la possibilità di ottenere informazioni dettagliate sulla condizione dell'osso;

-        la possibilità di visualizzare il posizionamento di un impianto prima che questo venga effettivamente collocato;

-        la possibilità di utilizzare impianti transgengivali;

-        gli impianti vengono inseriti con più sicurezza, velocità e precisione;

-        il paziente potrà avvantaggiarsi di un recupero post operatorio più breve.